“Improteatro festival”, al via la seconda edizione
1 luglio 2014
Torna la rassegna di successo dedicata al teatro d’improvvisazione. Otto le compagnie provenienti da tutta Italia coinvolte per un mese di spettacoli originali e creativi.
«Il pubblico napoletano è perfetto per il teatro d’improvvisazione»: mette subito le cose in chiaro il direttore artistico, Giorgio Rosa, alla presentazione di Improteatro Festival, rassegna che bissa dopo il successo dello scorso anno. coinvolgendo otto compagnie di diverse regioni italiane: Improteatro, Artefia, Attimatti, Maia, Coffee Brecht, Cambiscena, QFC Teatro, Verbavolant.
Cinquantasei attori coinvolti, dodici spettacoli, una media di più di cento spettatori: sono i numeri di un esperimento riuscitissimo e, dunque, riproposto con numerose innovazioni nei protagonisti e nelle location.
Centrale sarà quella di Mostra d’Oltremare, che ospiterà cinque delle date del Festival nell’ambito dell’iniziativa “L’ Isola delle Passioni”. Gli altri palchi saranno dislocati da Castellammare a Pioppi, pasasndo per Pompei, Avellino, Salerno, Capriglia (Sa), Pagani (Sa), in un ideale abbraccio dell’intera regione che avrà inizio il 3 luglio per poi concludersi il 27.
Le opere proposte vanno da gialli come “Black” (QFC Teatro, compagnia di Rosa) a thriller come “Killing P.” (Compagnia Maia) passando per spettacoli più leggeri di cabaret (vedi “Imprò”, sfida teatrale all’ultima improvvisazione). In cartellone anche due inediti, segnalati come tali anche nel titolo, portati in scena dalla Compagnia Improteatro: “L’inedito Shakespeare Impro”, liberamente ispirato alle opere del Bardo (che inaugura il cartellone giovedì 3 luglio a Capriglia, in provincia di Salerno); e “L’inedito Singing in the Dark”, che trae spunto dalle fiabe grottesche di Tim Burton. Entrambe le messinscene sono state preparate con l’aiuto di Sean McCann, trainer inglese contattato per l’occasione.
È Rosa, nel presentare la nuova edizione, a sciorinare numeri, luoghi e ricordi; e lo fa col piglio orgoglioso di chi è convintissimo di ciò che sta contribuendo a costruire. Rivendica il ruolo dell’improvvisazione come modalità espressiva del teatro, anche se spesso bistrattata o ritenuta “inferiore” rispetto al teatro classico. «I due generi non dovrebbero essere contrapposti», spiega, «ma, anzi, dovrebbero completarsi: l’attore classico farebbe bene ad imparare l’arte dell’improvvisazione, mentre quello abituato ad improvvisare dovrebbe ricordare sempre come si fa a recitare su testo».
unnamedL’importanza del genere, d’altronde, è testimoniata anche dal fatto che in Paesi come Svizzera, Belgio ed Olanda l’improvvisazione teatrale risulta essere oggetto di materia didattica, come giustamente Rosa tiene ad evidenziare. In Italia, qualcosa comincia a muoversi finalmente: Improteatro, in collaborazione con l’Università di Lecce, sta profondendo il suo impegno per ottenere la certificazione per la professione di formatore di teatro d’improvvisazione. Piccoli passi in avanti per un genere che raccoglie sempre maggior successo, in particolare nel Nord Italia. Napoli, invece, rappresenta la vera eccezione alla regola nel contesto del Centro-Sud, potendo contare su un pubblico attento e numeroso.
La centralità della scena napoletana per il teatro d’improvvisazione italiano è ben spiegata da Rosa come conseguenza dell’importanza che la platea svolge, con il suo interesse ed il suo coinvolgimento. Lo spettatore comprende che la storia che l’attore crea ed interpreta ad un tempo è anche la sua storia e si nutre dell’aspettativa febbrile della battuta successiva e di quelle dopo ancora. Dunque, piazza vorace e curiosissima per eccellenza, la città partenopea non può che essere lo scenario perfetto per questo modo di raccontare storie. Sarà, forse, anche per questo che Giorgio Rosa, dopo esserci arrivato da Latina sei anni fa, non se n’è più andato, continuando ad insegnare l’improvvisazione (ossimoro solo apparente) nel cuore di San Biagio dei Librai.
Per conoscere tutte le date, i luoghi e ricevere maggiori informazioni collegarsi al sito: http://www.improteatrofestival.it/.
Antonio Indolfi